Lenti oftalmiche: cosa sono e quali vantaggi offrono

Proseguono gli approfondimenti informativi di Divel Italia, il cui obiettivo è portare all'attenzione del pubblico alcune tematiche riguardo la nostra salute ed il corretto funzionamento degli occhi. Oggi parliamo degli occhiali, o meglio di una delle componenti imprescindibili, le ottiche, più comunemente chiamate lenti.
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Len­ti of­tal­mi­che: cosa sono e qua­li van­taggi offro­no

Pro­se­guo­no gli appro­fon­di­men­ti in­for­ma­ti­vi di Di­vel Ita­lia

Ori­gi­ne della Len­te

Come spes­so acca­de, quan­do vo­glia­mo co­no­sce­re le ori­gi­ni di oggetti che oggi sono di uso quo­ti­dia­no, pos­sia­mo ri­sa­li­re alla sto­ria delle pa­ro­le che ven­go­no uti­lizza­te per in­di­car­li. Il ter­mi­ne len­te, se­con­do quan­to ri­por­ta­to sul di­zio­na­rio eti­mo­lo­gi­co Bo­no­mi, de­ri­va da Len­te Ci­va­ia, ovve­ro la len­ticchia , quel picco­lo le­gu­me ro­ton­do e sa­lu­ta­re che mol­ti di noi sono abi­tua­ti a con­su­ma­re solo a ca­po­danno. Evi­den­te­men­te, la for­ma dei ve­tri di quei pri­mi mo­delli di occhia­li nati in­tor­no al 1200 dalle mani de­gli abi­li mae­stri ve­trai ve­ne­zia­ni, di pro­fi­lo ri­cor­da­va pro­prio quella di una len­ticchia, spes­sa al cen­tro e più sotti­le ai lati. An­che le len­ti di oggi sono fatte così, ad uno sguar­do su­per­fi­cia­le pos­so­no appa­ri­re piatte, ma tutte hanno una cur­va­tu­ra con­ves­sa o con­ca­va, e que­sto è pro­prio ciò che ren­de pos­si­bi­le otte­ne­re un effetto otti­co. Le len­ti al­tro non sono che oggetti tra­spa­ren­ti rea­lizza­ti in ve­tro o ma­te­ria­li pla­sti­ci, che di­stor­co­no o ri­fran­go­no la luce pro­prio gra­zie a que­sta cur­va­tu­ra della loro su­per­fi­cie ester­na.

Le len­ti of­tal­mi­che

Cosa si­gni­fi­ca of­tal­mi­co? Que­sto aggetti­vo de­ri­va dal ter­mi­ne gre­co 'of­tal­mos=occhio', con of­tal­mi­co ci si ri­fe­ri­sce dun­que al mon­do de­gli occhi e delle pa­to­lo­gie ocu­la­ri. Le len­ti of­tal­mi­che ser­vo­no per la corre­zio­ne dei di­stur­bi della vi­sta, si tratta pro­prio di quelle len­ti corretti­ve che ven­go­no pro­dotte per es­se­re mon­ta­te su­gli occhia­li.

All'ini­zio, nel di­cianno­ve­si­mo se­co­lo, le len­ti era­no solo ton­de od ova­li. Oggi ne esi­sto­no di tutte le for­me e di­men­sio­ni, foto-cro­ma­ti­che - cioè in gra­do di scu­rir­si al sole, co­lo­ra­te per svol­ge­re una fun­zio­ne te­ra­peu­ti­ca, ri­ve­sti­te per es­se­re più re­si­sten­ti, o an­ti­ri­fles­so - per scattar­si i sel­fie men­tre si in­dos­sa­no gli occhia­li.

Le len­ti of­tal­mi­che i van­taggi

Le len­ti of­tal­mi­che ven­go­no so­li­ta­men­te in­dos­sa­te da­van­ti all'occhio per mi­glio­ra­re la vi­sio­ne. In ge­ne­re ven­go­no adotta­te per tratta­re erro­ri di ri­fra­zio­ne ed i di­fetti di ri­fra­zio­ne più co­mu­ni sono mio­pia, iper­me­tro­pia, astig­ma­ti­smo e pre­sbio­pia.

Le di­ver­se ti­po­lo­gie di len­ti

Len­ti po­si­ti­ve

Le len­ti po­si­ti­ve sono chia­ma­te an­che len­ti con­ves­se o len­ti con­ver­gen­ti, perché sono in gra­do di far con­ver­ge­re la luce nel pun­to di fuo­co. Sono più spes­se al cen­tro e si vanno ad as­sotti­glia­re man mano che ci avvi­ci­nia­mo ver­so i lati. In que­sto modo rie­sco­no ad in­gran­di­re le imma­gi­ni ed aiu­ta­no nella mes­sa a fuo­co le per­so­ne affette da pa­to­lo­gie come iper­me­tro­pia, astig­ma­ti­smo da iper­me­tro­pia e pre­sbio­pia.

Len­ti ne­ga­ti­ve

Sul ver­san­te oppo­sto le len­ti ne­ga­ti­ve, chia­ma­te an­che len­ti con­ca­ve o len­ti di­ver­gen­ti, perché sono in gra­do di au­men­ta­re la di­ver­gen­za della luce in­ci­den­te, pro­lun­gan­do­la. Le len­ti ne­ga­ti­ve, do­ta­te di un maggio­re spes­so­re ai bor­di e più sotti­li al cen­tro, sono di au­si­lio nella vi­sio­ne da lon­ta­no nei casi di mio­pia o astig­ma­ti­smo as­so­cia­to alla mio­pia.

Len­ti bi­fo­ca­li

Fino a qual­che de­cennio fa, le per­so­ne col­pi­te da mio­pia e pre­sbio­pia, do­ve­va­no per for­za di cose ser­vir­si di due diffe­ren­ti paia di occhia­li, uno per ve­de­re da vi­ci­no, l’al­tro da lon­ta­no. Con il tem­po sono sta­ti in­tro­dotti occhia­li con len­ti bi­fo­ca­li, in gra­do di offri­re un doppio fuo­co e corregge­re en­tram­bi i di­fetti. I mo­delli di occhia­li bi­fo­ca­li hanno una picco­la fi­ne­strella, un qua­dra­to o un rettan­go­lo, che li con­traddi­stin­gue. Le due diffe­ren­ti len­ti sono con­giun­te con una li­nea vi­si­bi­le e l'occhio si muo­ve nel pas­saggio tra i due fuo­chi. No­no­stan­te il van­taggio in­tro­dotto, que­sti occhia­li hanno un cam­po vi­si­vo fis­so e non pren­do­no in con­si­de­ra­zio­ne le co­siddette zone in­ter­me­die, che re­sta­no fuo­ri fuo­co e, nel caso ad esem­pio di chi deve gui­da­re, que­sta è una man­can­za. Inol­tre, nel pas­saggio tra le len­ti, l'occhio si affa­ti­ca. Col tem­po que­sto tipo di occhia­li sono ca­du­ti in di­su­so, an­dan­do a de­fi­ni­re so­prattutto l'età di chi li por­ta, gra­zie a quelle fa­sti­dio­se li­nee bi­fo­ca­li e tri­fo­ca­li che li se­gna­no.

Len­ti of­tal­mi­che pro­gres­si­ve

Le len­ti pro­gres­si­ve sono len­ti mul­ti-fo­ca­li la cui azio­ne è vol­ta a corregge­re più di­fetti. Gra­zie all'avan­za­ta tec­no­lo­gia otti­ca que­ste len­ti com­pren­do­no tre aree di vi­sio­ne de­fi­ni­te a pro­gres­sio­ne gra­dua­le – cioè sen­za nes­sun bru­sco stacco tra le aree. In que­sto modo vie­ne ga­ran­ti­ta una vi­sio­ne pu­li­ta ad ogni di­stan­za. Il cam­po vi­si­vo è va­ria­bi­le e si esten­de in modo pro­gres­si­vo attra­ver­so l'al­tezza della len­te. Le len­ti pro­gres­si­ve sono in ge­ne­re pre­scritte a chi, dopo i qua­rant'anni, va in­con­tro ad un in­de­bo­li­men­to della vi­sta ed a pro­ble­mi di pre­sbio­pia. Esi­sto­no di­ver­se gamme di len­ti pro­gres­si­ve, quelle più so­fi­sti­ca­te hanno un cam­po vi­si­vo va­ria­bi­le. La par­te in­fe­rio­re è de­sti­na­ta alla vi­sio­ne da vi­ci­no, quella su­pe­rio­re, in­ve­ce, è de­sti­na­ta alla vi­sio­ne da lon­ta­no. Ri­spetto alle len­ti bi­fo­ca­li, qui non c'è una li­nea di se­pa­ra­zio­ne, ma una pro­gres­sio­ne inin­terrotta fino al mas­si­mo dell'in­gran­di­men­to, per la vi­sio­ne lon­ta­na, in­ter­me­dia e vi­ci­na. Cia­scun pun­to sulla su­per­fi­cie dell'otti­ca ha una sua po­ten­za spe­ci­fi­ca ed il de­si­gn mul­ti­fo­ca­le ri­sul­ta de­ci­sa­men­te più avan­za­to ri­spetto alle pre­ce­den­ti ge­ne­ra­zio­ni di occhia­li. Le len­ti pro­gres­si­ve esi­sto­no in diffe­ren­ti gamme, di­stin­te prin­ci­pal­men­te per la qua­lità del ca­na­le di pro­gres­sio­ne. Quan­to più il va­lo­re della gamma della len­te è alto, tan­to più il ca­na­le di pro­gres­sio­ne sarà am­pio.

Con­clu­den­do

Pre­sto o tar­di, tutti noi po­tremmo aver bi­so­gno di un paio di occhia­li. Co­no­sce­re come fun­zio­na­no le len­ti e a qua­le li­vello di svi­luppo la tec­no­lo­gia è arri­va­ta, po­trebbe es­se­re uti­le an­che per pre­ve­ni­re e affron­ta­re con il giu­sto approccio l'in­sor­gen­za di que­sti di­stur­bi.